“Stavolta è diverso”!
Questa è la breve frase che diciamo o sentiamo dire, sempre, al verificarsi di una crisi!
E’ assolutamente vero o almeno lo è per l’inizio del fenomeno.
Sì, ogni crisi ha un’origine diversa dalle altre e non c’è da meravigliarsi. Si vede che abbiamo imparato qualcosa dal passato, se non si ripetono le stesse crisi…
Ma se è vero, assolutamente vero, che “stavolta è diverso” l’inizio, è altrettanto vero che sarà “lo stesso“ il finale… perché altrimenti non saremmo qui. Se esiste un problema, esisterà una soluzione.
Lo stato d’animo, in ogni momento di crisi, non è certo di quelli che ti fanno urlare Hip Hip Hurra: tendiamo, anzi, ad accentuare la negatività, convincendoci che tanto andrà peggio!
Questo è uno degli errori comportamentali studiati dallo psicologo Daniel Kahneman , i cui studi sono stati premiati con il Nobel per l’Economia nel 2002 e di cui si trova maggiore evidenza in altri articoli (https://ferdinandolettieri.com/dalla-finanza-moderna-alla-finanza-comportamentale/): secondo Kahneman l’essere umano tende a dare un peso eccessivo ai fenomeni più recenti rispetto agli altri ed è questo che ci fa dire: “Stavolta è diverso”.
In ambito economico, sempre secondo Kahneman, l’avversione alle perdite che l’essere umano subisce fa sì che il dolore sia doppio rispetto alla gioia per una vincita di pari importo.
Dal secondo dopoguerra a oggi, mediamente, gli indici azionari hanno avuto un rendimento annuo del 10%. Ciò non vuol dire che – come la storia del pollo di Trilussa – ogni anno abbiamo assistito a un +10%. Ci sono stati, anzi, degli anni molto negativi e addirittura anni estremamente negativi.
Le crisi finanziarie che periodicamente si verificano sono sempre più veloci e hanno un unico obiettivo: “il trasferimento della ricchezza da chi non ha pazienza verso chi ne ha”.
La crisi “bancaria” del 2008 ha avuto cali per 18 mesi e sembrava che il mondo dovesse finire. Quella precedente delle “Torri Gemelle” o ancora meglio “Tecnologica”, è durata 36 mesi e anche allora… il mondo doveva finire!
E’ vero! Con queste crisi una parte di mondo finisce: si tratta del vecchio mondo, del mondo che prova a resistere al “Cambiamento”. La stessa parola crisi, infatti, nelle varie lingue, ha un doppio significato: in arabo significa “sciagura e fortuna”, in cinese, “wei ji” è rappresentata con il doppio ideogramma il cui significato è “pericolo e opportunità”.
Una certezza c’è, dopo una crisi: non sarà più come prima. Ad ogni crisi il Mondo fa un passo più ampio verso il futuro.
Impareremo qualcosa anche da questa crisi: i nostri comportamenti saranno diversi e diverse saranno le scelte di investimento. La Sostenibilità non sarà più per il futuro, perché il futuro sarà già dentro di noi.
“Il Futuro non sarà un “Quando”, ma un “Dove” nel Presente.
E “il pollo di Trilussa” non ci spaventerà più…
In questo periodo di paura e disorientamento, il suggerimento di chi abbina l’educazione finanziaria alla razionalita’ nel disporre dei propri risparmi, di chi ha esaminato le crisi del passato recente trovando soluzioni quanto mai efficaci, rappresenta una forte iniezione di fiducia che, accompagnata a quella di medici, sanitari, contribuisce a vedere il futuro con ottimismo.
Siamo in buone mani!
Grazie Massimo.
C’è tanto bisogno di aiuto anche da un punto di vista finanziario… soprattutto in questo momento. Un aiuto che arriva “senza doppi fini”, per evitare errori che possono compromettere il nostro futuro.